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Collezione di matematica
Sezione: CRITTOGRAFIA
GRIGLIA DI CARDANO
Categoria principale |
Matematica |
Ambito |
steganografia |
Periodo |
2016 |
Numero inventario |
OA4 |
Dimensioni |
16 x 16 x 0,5 |
Materiali |
legno |
Costruttore |
Lorenzo Riola, Pietro Salviati |
APPROFONDIMENTI
Opuscolo
Manuale di Giano
DESCRIZIONE
Questo modello è stato ideato e costruito nell'ambito del progetto di Alternanza Scuola Lavoro "Oggettivamente Astratto"
Per realizzare Il modello di griglia con finestre abbiamo utilizzato un foglio di compensato. Su supporto di legno abbiamo incollato la sagoma di carta sulla quale sono stampate, confuse tra altre lettere dell’alfabeto, anche quelle del messaggio in chiaro. Per decodificare il testo si usa la griglia predisposta che lascia leggere soltanto le lettere del messaggio originale. Per motivi espositivi, abbiamo costruito anche un leggio.
FUNZIONE
La griglia di Cardano serve sia per la scrittura che per la lettura di un messaggio. L’intento è quello di celare il testo originario senza modificarlo in alcun modo; per questo motivo, è considerata una forma di steganografia.
Per scrivere il messaggio in chiaro si appoggia la mascherina su un foglio quadrettato e si inseriscono le singole lettere nei fori, ripetendo l’operazione dopo ognuna delle successive rotazioni di 90° della griglia. Si toglie la griglia e si cerca di riempire il resto del foglio con una successione “casuale” di lettere. In alternativa, le nuove lettere inserite potrebbero anche dar luogo ad una frase di senso compiuto.
Per la lettura basta applicare sul foglio una griglia, identica a quella usata dal mittente, ed individuare le lettere che restano scoperte.
NOTIZIE STORICHE
Medico, filosofo e matematico italiano di grande rinomanza nel XVI sec., Girolamo Cardano (Pisa 1501 – Roma 1576) è ancora ricordato per la disputa sostenuta con Niccolò Tartaglia a proposito della formula di risoluzione delle equazioni cubiche, nota come formula di Cardano, e per l'invenzione della sospensione che da lui ha nome. Infatuato dell’astrologia, fu uno di quegli uomini strani e bizzarri, bersagliato dalla fortuna e dalla sua stessa indole. Si racconta che avesse predetto come data della propria morte il settembre del 1576; ma siccome l'epoca fatale si avvicinava e non c'era nessun sintomo di una malattia che potesse ucciderlo, temendo che il sopravvivere portasse troppo discredito alla sua scienza, non prese più cibo e si lasciò morire di fame.
La sua concezione enciclopedica del sapere è all'origine della mole di opere pubblicate tra cui De subtilitate, 1550, e De rerum varietate, 1557 [De subtilitate, apud Sebastianum Henricpetri, Basileae, 1547. p. 320; De rerum varietate libri XVII, per H. Petri, Basileae, 1557, lib. XII, cap I.XI. pp. 457 - 465], nelle quali si trovano i nuovi alfabeti a chiave numerica auto cifrante, un’originale cifra polifona e soprattutto la celebre griglia a finestre su cui molte cancellerie europee impostarono per tutto il Cinquecento e il Seicento le corrispondenze. Questo è un sistema di permutazione meccanica delle lettere del testo in chiaro, che soltanto mediante l'uso di un apposito foglio di metallo con finestre, permette di selezionare solo le parti da leggere.