Percorso didattico nella lingua latina tra lusus e poesia.
L’insegnamento della lingua latina è da tempo al centro di un dibattito senza soluzione tra i fautori di tale studio e chi vorrebbe abolirlo in nome di una scuola più dinamica e al passo con i tempi. Molti sono anche i suggerimenti didattici e le esperienze diverse finalizzate ad un apprendimento non in alternativa ma come potenziamento dei metodi tradizionali. Era necessario avviare un confronto su questi temi coinvolgendo attivamente gli studenti all’interno del progetto e permettendo a docenti e ragazzi di lavorare insieme per approfondire la didattica del latino.
Quando il liceo Mamiani ha partecipato per la prima volta nel 2014, con un testo originale composto dallo studente Agostinelli III a, a.s. 2013-2014, III classificato nella III edizione del certamen di poesia latina V. Tantucci, alcuni docenti della scuola(A. De Angelis, N. Panichi), dopo i costruttivi contatti e scambi con la prof.ssaP. Tantucci sui temi della traduzione edell’insegnamento della lingua latina, hanno messo a punto il labor limae che ha poi coinvolto le classi del triennio della sez. A, e altri docenti, prof.sse Cecilia De Angelis, Agata Galizia, Daria Lagona.
L’articolazione di questo percorso ha incluso:
ØLo scambio tra studenti e docenti con la partecipazione al convegno “Studia Latinitatis Provehenda” (7-8 novembre 2014) e, in seguito, incontri settimanali durante i quali docenti estudenti hanno elaborato insieme giochi e passatempi in latino.
Per organizzare i tre passatempo è stato necessario un lavoro di analisi, raccolta informazioni e uso di nozioni, rielaborazione personale e presentazione dei dati in una forma chiara e adatta ai destinatari. Gli studenti hanno interamente curato i testi e l’impaginazione.
1.Inveni eum!, meglio noto come “indovina chi”.
Il gioco, rielaborato da Luisa Lener e Livia Patrignani, IIa, a.s. 2014-2015, è stato pensato per indurre gli studenti ad un collegamento tra figure famose della storia d Roma e descrizione delle loro caratteristiche fisiche principali dedotte dalla lettura di testi di storici latini (Svetonio, Plutarco, Livio).
I tratti fisici principali sono stati ridisegnati in forme caricaturali per conservare il carattere ludico dell’attività proposta.
2.Cruciverba. Lo schema è stato preparato dalle studentesse D’Innocenzo, Stern, Nisticò, classe Ia, a.s. 2014-2015. Contenuto delle definizioni del cruciverba: regole della lingua latina, lessico, sinonimi. Le definizioni sono in latino.
3.Nomina, res, civitates. (nomi, cose, città)
Il famoso passatempo noto a tutti è stato riproposto interamente in latino. Tale esercizio aiuta studenti e professori ad acquisire familiarità con il lessico latino di base.
Il testo è stato elaborato da Lucrezia Lugli, II a, a.s. 2014-2015.
Il risultato di questo lavoro è stato presentato agli studenti del liceo durante la premiazione del IX certamen “Terenzio Mamiani”.
Si parva licet componere magnis. Scrivere poesia in latino. (scarica il PDF)
Il gruppo ormai affiatato dopo aver lavorato alla realizzazione dei giochi in latino e convinto della possibilità di intendere il latino come lingua e non solo come espressione linguistica da tradurre in italiano ha iniziato un percorso di riflessione sulla poesia riprendendo la lettura di autori italiani e latini e hanno analizzato la prima poesia composta in latino dallo studente del Mamiani evidenziandone alcuni limiti nelle scelte metriche e nel testo italiano di partenza. I temi evidenziati hanno riguardato le scelte metriche, la composizione, la traduzione.
La scelta metrica. Il primo studente partecipante ha optato per l’esametro. Tale scelta si è rivelata laboriosa e incerta. Gli studenti hanno perciò deciso di approfondire lo studio dei metri lirici. La strofe saffica, ad esempio, ha permesso loro di strutturare il componimento e rendere più chiaro il contenuto.
La composizione. L’universalità dei temi classici non risulta facilmente praticabile senza l’attento studio dei classici della poesia latina. Questo comporta vari approfondimenti dei temi sviluppati nei programmi del penultimo e ultimo anno di corso.
Pensare un testo poetico in latino, inoltre, non è possibile per i nostri studenti. Si parte così da un testo pensato in italiano che contiene, inevitabilmente, anche riferimenti ad autori della letteratura italiana. Tale contaminazione permette allo studente di esprimere compiutamente la propria sensibilità.
La traduzione. Il testo italiano va tradotto in latino nel rispetto dello schema metrico scelto. Gli studenti hanno l’opportunità di confrontare le due lingue e di individuare sia in italiano che in latino il lessico e la struttura sintattica migliore per la valorizzazione del proprio testo.
Si ottengono in tal modo due testi corrispondenti all’ispirazione iniziale ma non necessariamente identici dal punto di vista lessicale e sintattico. Di conseguenza si scoprono il valore della conoscenza di una lingua letteraria e le caratteristiche delle traduzioni d’autore.
Lusus habet finem.
Cosa è rimasto di questo percorso?
ØI docenti coinvolti (prof.sse A. De Angelis, C. De Angelis, A. Galizia, D. Lagona) hanno tratto dall’esperienza spunti per una riflessione con gli altri docenti e hanno ipotizzato anche la creazione di un futuro “laboratorio di lingue classiche”.
ØE’ stato aperto a docenti di varie scuole l’incontro con il prof. L. Miraglia, presidente di “Vivarium Novum”, organizzato dalla prof.ssa A. Galizia per avviare un confronto sul metodo Hoerberg.
ØLa prof.ssa C. De Angelis ha invece organizzato, per gli studenti, una lezione- concerto del coro “Tyrtarion” durante la quale sono stati recitati brani di poesia latina con accompagnamento musicale.
ØAlcuni studenti hanno partecipato a due edizioni del concorso di poesia latina “V. Tantucci” ottenendo riconoscimenti e apprezzamenti e qualche critica che ha evidenziato delle forzature dal punto di vista metrico e linguistico. Questa è la sintesi del percorso laboratoriale: gli studenti hanno partecipato ai concorsi, portando con sé il bagaglio di nozioni ed esperienze acquisite a scuola.